L'altro pomeriggio ero seduta in un bar di fianco a un paio di ragazze, mentre discorrevo con una donna in procinto di separarsi e le esponevo le difficoltà di chi resta sola. Compreso il problema non indifferente di trovare un nuovo compagno degno di questo nome, con cui ricostruirsi una vita.
Si, perché se parliamo di avventure sporadiche, il problema non sussiste e soprattutto non manca la materia prima, per quanto la qualità lasci molto a desiderare.
Una biondina del gruppo è intervenuta nella nostra conversazione spiegandomi un paio di cosette che io, single da un anno e mezzo e probabilmente anche un po' imbranata, non sapevo. E ve le passo, caso mai siate nella medesima condizione di ricerca di mercato...
E cioè che si si vuol “cuccare” bene, non è il caso di andare più in discoteca, perché quello è diventato ormai luogo di sfilate narcisistiche, dove ognuno è indaffaratissimo a lisciare il cappello fuori posto, a sfoggiare capi d'abbigliamento ultimo grido (e considerato il costo, il grido dovrebbe essere più un urlo...), ecc. ecc. , né in famosi pub a lanciarsi sguardi eloquenti appollaiate su traballanti sgabelli, a ingozzarsi patatine che poi si trasformano in cuscinetti adiposi.
E allora dove? Negli ipermercati, parola di giovane trentenne che ha documentato nero su bianco.
Oddio, ci sono dei trucchetti da imparare, ma non è poi così difficile:
carrello quasi completamente vuoto, yogurt, confezioni di chiodi o viti, succo di frutta puro al 100%, qualche confezione di erba aromatica che lasci intendere capacità di gustose preparazioni, detersivi vari per sancire da subito che ci teniamo alla pulizia.
...Adocchiare carrelli quasi completamente vuoti con qualche busta di surgelato “ pronto in 5 minuti”, bottiglie di birra, eloquenti scatolette sulla sua condizione di uomo solo. A questo punto bisogna inventare la strategia dell'aggancio che dipenderà dalla nostra tipologia e da quella che ci ispira “LUI”.
Possiamo tentare con la confezione di chiodi in mano, sguardo da cerbiatta, a porre qualche domanda tecnica che pure noi siamo single, oppure bottiglia di vino in mano e domanda sull'abbinamento... E via alla vostra immaginazione.
E poi, se la persona è gradevole, frequentare assolutamente alla stessa ora il giorno dopo il medesimo punto d'incontro: auguri, se son rose fioriranno.
La biondina ha una cugina e un'amica che hanno imbastito storie così (una delle quali vanta una convivenza di oltre un anno).
Però io sono del parere che un supermercato di quartiere, dove ancora puoi scambiare una parola al banco dei salumi, dove la fretta è meno sentita, e la cassiera ti saluta riconoscendoti, sia un'atmosfera molto più magica per futuri incontri!
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