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INVENTIAMOCI NUOVE COSE

Sono confinata. Da oggi il coronavirus ci ha imposto restrizioni piu' pesanti e per almeno tre settimane è vivamente sconsigliato ogni tipo di frequentazione"ravvicinata". Altro che pensieri che avevo  per quando sarei andata in pensione. 
Avevo previsto cinema, gite giornaliere per rivedere città d'arte, musei e tutto questo non si farà a breve.
Reinventiamo pure un'altra volta la giornata.  Come donna ho piu' possibilità di trascorrere le ore distraendomi: invece del bucato in lavatrice ho inziato a lavare biancheria e maglioni a mano, come si faceva un tempo.
I cassetti da riordinare ci sono sempre. Buona occasione per pulire credenze e armadi all'interno. Ma se avete un uomo in casa...auguri!!! Lui come passerà il tempo? E se non trova il modo quali ripercussioni avremo noi donne?
A volte resto in silenzio e i pensieri si rincorrono: mi chiedevo se alle persone che sono in quarantena per virus si rompe il televisore. Come faranno? Non tutti sono lettori DOC di libri. E se si rompe un rubinetto...gli idraulici saranno in grado di procurarsi tute spaziali per le riparazioni urgenti?
In questi momenti ti accorgi quanto sia importante tenere la mente in equilibrio, perchè qui si che il confine tra salute e malattia è difficile da riconoscere e frenare.Dobbiamo cercare in ogni modo di non lasciarci prendere da pensieri negativi, da tristezze inevitabili. E' difficile, nemmeno consola sapere che ci sono mali ben piu' pesanti e ineluttabili. Io mi aiuto guardando su internet paesaggi di località che mi piacciono: cerco montagne innevate e montagne verdi, con cieli azzurri che lasciano senza fiato. Fingo di cercare una casa per andare ad abitarci. Ne ho visionate già 100 e alla fine di questo tunnel, mi guadagnerò il titolo di specializzata nell'aiutare a trovare la casa ideale...Insomma mi procuro immagini serene e gioco con la fantasia come i bambini.
E confesso che ogni tanto mi sintonizzo su canali che trasmettono spettacoli scemi che non fanno pensare e mi assolvo in nome del coronavirus.




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